Il colore della libertà

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In classe abbiamo visto un film ambientato in Sudafrica, nel 1968,quando c’era ancora la lotta tra i bianchi e i neri guidati da Nelson Mandela. I neri, stanchi delle pessime condizioni in cui si trovavano, iniziarono a protestare con la violenza.

Il protagonista è una guardia carceraria, James Gregory, che viene trasferito a Robben Island, l’isola prigioniera dove era rinchiuso proprio Nelson Mandela. I detenuti, tutti di colore, erano trattati malissimo: vivevano in pessime condizioni, le guardie erano molto severe e potevano ricevere pochissime lettere e visite. Il compito di James è proprio quello di controllare la posta e le visite per evitare i detenuti potessero ricevere  dei messaggi segreti; questo importante compito è stato assegnato  a lui anche perchè è in grado di parlare “kossa”, la lingua dei neri, che ha appreso da un bambino di colore con cui ha passato la sua infanzia.

Inoltre i servizi segreti sudafricani gli chiesero di fornire ogni informazione possibile su Mandela e gli altri detenuti. Parlando con Mandela e leggendo la sua carta della libertà James inizia a pensare che in realtà la causa per cui lotta Mandela non sia del tutto sbagliata. In seguito alla morte del figlio di Nelson, la guardia decide di fargli un favore: consegna alla moglie di Mandela un cioccolatino. Questo fu il primo grande errore per James, perchè dopo la scoperta del fatto, i colleghi iniziarono a prendere in giro lui e la sua famiglia ( la moglie, la figlia e il suo figlio), perciò decide di trasferirsi. Questo episodio fa capire come qualsiasi bianco che avesse qualche contatto con un nero venisse considerato “uno di loro”. Dopo un iniziale rifiuto, finalmente Gregory e la famiglia vengono trasferiti sulla terraferma.  James non dovrà fare più il carceriere di Mandela, ma continuerà a lavorare nei servizi segreti.

Dopo qualche anno a James viene chiesto di tornare a sorvegliare Mandela in una prigione locale, in cui il leader del movimento dei neri è stato trasferito perchè la popolazione di colore continuava a compiere attentati, anche contro la popolazione civile bianca.

Dopo qualche mese Mandela viene liberato e chiuso in una casa sorvegliata. La vita di James sembra procedere bene, ma viene sconvolta dalla morte del figlio in un incidente stradale. Fortunatamente si riprenderà e continuerà  a sorvegliare Nelson con cui è ormai diventato amico. Le lotte continuarono e quindi il governo bianco decide di liberare definitivamente Mandela, e finalmente di concedere la libertà e i diritti dei bianchi anche ai neri, facendo così cessare le lotte. Questo film mi è piaciuto: è sembrato che avesse fatto vedere quello che è successo senza cambiare troppo gli eventi anche se era centrato quasi tutto sulla vita e sulla famiglia di James.

scritto da Gabriele Rossini

trascrizione da Flavio, Matteo  e Mirko

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