l’arte dei graffiti

L’arte dei graffiti ha avuto origine negli Stati Uniti alla fine degli anni ’60 e si è diffusa nei paesi poveri, soprattutto nelle aree metropolitane, proprio perchè poveri sono anche i materiali utilizzati. Successivamente si è evoluta in street art con disegni preparati a computer. Negli anni ’80 gli interventi venivano realizzati su diverse superfici della città. La forza d’ impatto dei graffiti è altissima: sono realizzati con bombolette spray e ricordano la grafica dei fumetti. Il graffitismo è entrato nel circuito del grande mercato artistico con lo sviluppo di molti siti dove comprare bombolette e tutti gli strumenti per realizzare opere legali e non legali ( le opere illegali sono più sviluppate nel writing che nello Street art ) divenendo in molti casi un fenomeno commerciale. Significa “arte di strada”, essa offre al pubblico una varietà di spettacoli che lo entusiasma e ne tocca i sentimenti.
STREET ART
La differenza tra lo street art e i graffiti si riscontra nella tecnica. A differenza del writing, nella Street Art, l’artista non vuole imporre il suo nome, ma intende creare un’opera d’arte non “vandalizzante”. L’arte di strada è la definizione comunemente utilizzata per inquadrare tutte le manifestazioni artistiche compiute negli spazi della quotidianità, creando un impatto e interagendo con un pubblico diversificato, che peraltro non ha scelto di visionare l’opera. Il concetto è facilmente riconducibile all’idea di performance nata negli anni settanta, con l’aggiunta del tentativo di proporre un’opera duratura, che non sia ufficiale né richiesta.
Nonostante una maggiore eterogeneità e differenze sostanziali di tecniche in gioco, l’ arte di strada ha maturato nel corso degli ultimi anni una connotazione culturale propria. Le tecniche utilizzate, oltre allo spray, comprendono manifesti, adesivi, stampi, installazioni, performances.
Il principale esponente della Street art è BANKSY. La tecnica che preferisce per i suoi lavori di Guerrilla art è da sempre lo stencil che, proprio con Banksy, è arrivato a riscuotere un successo sempre maggiore presso gli street artist di tutto il mondo. I suoi stencil hanno cominciato ad apparire a Bristol, poi a Londra , in particolare nelle zone a nordest e a seguire nelle maggiori capitali europee. Le sue opere si trovano non solo sui muri delle strade, ma anche nei posti più impensabili come le gabbie dello zoo di Barcellona. I lavori di Banksy sono principalmente illegali, però produce anche quadri che poi vengono venduti a cifre molto alte. recentemente Bansky è stato anche a Napoli dove alcune sue opere sono andate davvero “A ruba”nel senso più letterale del termine.

WRITING
È una manifestazione artistica, sociale e culturale diffusa in tutto il pianeta, basata sull’espressione della propria creatività tramite interventi pittorici sul tessuto urbano, questi in ogni caso vengono considerati atti di vandalismo e puniti secondo le leggi vigenti. Il “graffitismo” è un fenomeno difficilmente classificabile seguendo schemi tradizionali, essendo intrinsecamente presenti in questo una componente legata a un’espressività artistica, e una forte componente di autoaffermazione che passa dalla rottura delle regole e dalla noncuranza delle leggi. Nel 1972-75 appaiono i primi “pezzi”, rappresentanti inizialmente una semplice evoluzione delle firme, divenute più grandi, più spesse e con i primi esempi di riempimento e di contorno (outline). Ben presto, anche se un pezzo aveva bisogno di molto spray (due o più bombolette) che avrebbero permesso di fare molte tag, tutti i writer raccolsero la sfida lanciata da Super Kool 223 e cominciarono a fare pezzi. Iniziarono le prime repressioni e le campagne contro il graffitismo. Le carrozze della metro vengono pulite e lavate, si mettono taglie sui writers, si recintano i depositi della metro (luoghi preferiti per l’azione) e si piazzano pattuglie cinofile lungo le recinzioni. Nonostante ciò tra i graffitisti c’era una continua sfida, che portò all’evoluzione ed al miglioramento qualitativo del fenomeno, che prese ad ampliarsi. Alcuni writer inventarono nuovi stili (come loop o nuvole) o perfezionarono quelli già esistenti, aggiungendo sfondi, di provenienza tipografia, personaggi di cartoni animati (puppets) e forme prese dalla segnaletica stradale o dalla logotipia. I pezzi si ingrandirono top-to-bottom wholecar, i più semplici, fino ai  più elaborati e colorati Wild style.

IL WRITING A ZIBIDO
Dall’ inizio del 2010 l’educativa di strada opera anche a Zibido San Giacomo: gli operatori dell’educativa di strada promuovono il protagonismo giovanile, incontrando i ragazzi nei loro luoghi abituali di ritrovo, nei parchi e nella piazza del Comune. Il primo risultato di questo servizio si è realizzato il 26 giugno 2010 con il “Summer Street”: un evento interamente organizzato dai ragazzi di San Giacomo con sfide di freestyle e writing. L’iniziativa ha avuto anche l’obiettivo di far comprendere ai ragazzi che l’arte del writing può e deve essere rispettosa dell’ambiente che li circonda.

 

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