Un’esperienza spaziale!

San Pietro Cusico, 31 marzo 2016

“Chi di voi vorrebbe fare l’astronauta da grande?” è cominciato con questa domanda l’incontro con l’ astronauta Umberto Guidoni. C’erano i bambini delle elementari, classi prime e seconde, il preside, il vice preside e il sindaco e alcuni assessori del comune  di Zibido. Nell’aria c’era molta tensione ed entusiasmo. Le mani alzate per rispondere affermativamente alla domanda sono state molte.

Umberto Guidoni interagiva con i bambini e ha spiegato loro come si svolge il lavoro dell’ astronauta, commentando un video che lo vedeva protagonista… insieme a Buzz Lightyear.  Ha descritto la partenza della missione spaziale, che si è svolta in California, sul mare: un enorme razzo, due serbatoi immensi di combustibile e una navicella spaziale chiamata Shuttle. Si accendono i motori e lo Shuttle prende il volo. Arrivati oltre l’atmosfera il razzo si stacca dalla navicella e giunti nello spazio quest’ultima si aggancia alla stazione spaziale.

La stazione spaziale è il luogo dove gli astronauti vivono per qualche settimana o qualche mese, sei mesi al massimo. Nella stazione spaziale ci vivono un rappresentante dei 15 paesi che hanno contriubuito a costruirla. Gli astronauti all’interno di questa “casa” fanno esperimenti. Ci ha mostrato, ad esempio, un esperimento con l’acqua: in assenza di gravità l’acqua diventa una bolla, è addirittura tagliabile e ci si può giocare a ping-pong. Anche il fuoco in assenza di gravità cambia forma: la fiamma di una candela diventa sferica e non tende a salire, ma galleggia anch’essa.

All’ interno della stazione spaziale bisogna fare i conti con l’ assenza di gravità in tutti i gesti del quotidiano: non si possono appoggiare gli oggetti altrimenti volano e per questo ci sono pezzetti di velcro  collocato ovunque a cui “agganciare” ogni oggetto. Anche se si trovano nella base spaziale, gli astronauti fanno le stesse cose che facciamo noi normalmente anche se in un modo un po’ diverso, bevono in buste con le cannucce e mangiano cibo disidratato e  conservato sottovuoto: quando lo devono consumare prendono dei contenitori, ci mettono dell’acqua e lo mettono nel forno a microonde. Ci ha raccontato che per dormire non importa in che posizione ci si colloca: in piedi o sdraiati è lo stesso, tanto il corpo non ha peso… l’unica cosa importante è essere legati altrimenti si rischia di sbattere dappertutto durante il sonno! e la cosa che ha incuriosito proprio tutti è stato: “Come fate con il bagno?” Ci ha raccontato che per la toilette c’è un’ anticamera/armadietto dove si trova una latrina con un tubo aspiratore azionato da una pompa idraulica che risucchia gli escrementi… quindi nessun timore… certo è fondamentale non dimenticarsi di accenderla prima di ogni “seduta”!

Dopo ci ha fatto vedere alcuni filmati fatti da satelliti che riprendevano, visti dallo spazio,  diverse parti del mondo in vari momenti della giornata, come ad esempio il tramonto o l’aurora boreale oppure i fenomeni atmosferici come i temporali e i fulmini visti attraverso le nubi, erano degli spettacoli fantastici!

I bambini dopo la spiegazione hanno iniziato a fare domande. Ne riportiamo alcune.

Come si diventa astronauti??

Per diventare astronauti bisogna studiare molte materie tra cui: biologia, fisica, scienze, chimica e matematica e in più fare gli anni di addestramento in un’accademia spaziale.

Com’è stare senza gravità?

All’inizio è un po’ strano dato che siamo abituati a camminare normalmente, e non a galleggiare, ma pian piano ci si abitua e si riesce a fare tutto con tranquillità anche se quando si ritorna sulla terra con la legge di gravità il corpo diventa improvvisamente pesante e bisogna fare un percorso di riabilitazione per poter tornare a camminare.

I razzi laterali dopo essersi staccati dove finiscono?

In genere cadono in mare ma solo in piccole parti perchè quando vengono a contatto con l’atmosfera vanno in mille pezzi.

Questo è Umberto Guidoni, l’ astronauta che abbiamo intervistato. Speriamo che con questo articolo possiate conoscerlo proprio come lo abbiamo conosciuto noi.

L’ultima domanda della giornata è stata posta direttamente da lui agli studenti presenti: “Chi di voi vorrebbe fare l’astronauta da grande?”… Le mani alzate erano ancora molte… La vita nello spazio non è facile ma la sua passione ci ha travolti.

Matteo, Sara, Francesca, Claudia. III G

 

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/49/Umberto_Guidoni_portrait.jpg/160px-Umberto_Guidoni_portrait.jpg

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