Alla ricerca di continenti perduti: Atlantide, Mu e Lemuria

Chi non conosce Atlantide, il continente sommerso!? A riguardo sono stati scritti numerosi libri, girati film e documentari, ma la prima versione di questa mitica città è diversa dalla concezione che abbiamo oggi della civiltà atlantidea.

Il mito appare per la prima volta nei dialoghi Timeo e Crizia di Platone.  Secondo la sua descrizione Atlantide sarebbe stata situata oltre le Colonne d’Ercole e sarebbe sprofondata “in un singolo giorno e notte di disgrazia” per opera di Poseidone dopo aver tentato, senza successo, di invadere Atene.  Alcuni studiosi teorizzano che Platone si fosse ispirato ad eventi come l’eruzione vulcanica di Santorini, che pose fine alla civiltà micenea o alla Guerra di Troia. Altri credono invece che abbia preso ispirazione da eventi a lui contemporanei.

Platone descrive Atlantide come la ”società perfetta”,  più grande del Nord Africa e dell’Anatolia messe assieme, montuosa al Nord e lungo le coste e con una grande pianura tutto attorno alla città, che digradava fino al mare.  La città era divisa in dieci regioni, soggette al controllo di dieci re, figli di Poseidone e Clito, una fanciulla dell’isola.  L’impero durò per molti anni, finché gli abitanti non furono corrotti dall’avidità e dalla cupidigia, che ebbero il sopravvento sulla loro natura divina.

Nei secoli sono state avanzate molte teorie sull’ubicazione del continente perduto: in America, in Antartide, nelle Canarie, ad Aztlán (il continente di origine degli Aztechi, anch’esso perduto), nelle regioni nordiche come le Svalbard o la Siberia, facendo quindi coincidere Atlantide con un’altra civiltà mitica, quella Iperborea, o ancora nel Mediterraneo identificandola con Sicilia, Sardegna o Santorini.  Personalmente, quest’ultima ipotesi è quella che preferisco: ai tempi la civiltà cretese era molto progredita rispetto alle altre e venne drasticamente distrutta dall’eruzione di un vulcano sull’isola di Thera (oggi Santorini) che avrebbe devastato l’isola assieme a quelle vicine con tsunami e colate piroclastiche, senza lasciare scampo alla popolazione.

Qualunque sia la sua collocazione (sempre che esista!), quello di Atlantide è un mito che affascina da secoli le persone, anche per la sua concezione di luogo mitico e società perfetta, molto avanzata e dimenticata dal tempo.

Altri continenti perduti, spesso associati ad Atlantide, sono quelli di Mu e Lemuri

Il mito del continente di Mu appare per la prima volta nel XIX secolo, a seguito di un’errata traduzione di un manoscritto Maya, descritto da James Churchward come l’Impero del Sole, situato nell’Oceano Pacifico.

Stando alla sua descrizione, Mu era un vasto territorio ondulato che si estendeva dalle Hawaii fino all’isola di Pasqua e le Figi. Da est a ovest misurava 8000 km e in latitudine 5000 km. Mu era ricca di vegetazione tropicale, fiumi, laghi e grandi animali.

Alcuni fanno coincidere questo continente perduto con le rovine sommerse di Yonaguni, in Giappone, mentre un’altra teoria sostiene che non fosse altro che l’Isola di Pasqua.

Lemuria, altro territorio scomparso, viene collocato spesso nell’Oceano Indiano o Pacifico. Anche questo si narra fosse sprofondato nelle acque a seguito di un cataclisma. Questo mito nasce dalla scoperta di fossili di lemuri in Pakistan e Malesia. Non potendo spiegare altrimenti la loro presenza in due luoghi così geograficamente lontani, il geologo Philip Sclater teorizzò la presenza di questo continente che originariamente inglobava anche Madagascar e India. Questa teoria guadagnò importanza anche come spiegazione dell’anello mancante dell’evoluzione. I fossili  non si erano mai scoperti perché nascosti sul fondo del mare.

Alessia F. 2H

 

 

 

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