Giornata della degustazione degli oli

L’11 Novembre in tutte le scuole italiane che hanno aderito al progetto “Orto in condotta”, organizzato da Slow Food, in occasione della IV festa nazionale dell’orto in condotta, si è svolta la degustazione di oli extra-vergine d’oliva, di diverse provenienze, accompagnati da pane lievitato naturalmente.

Il giorno scelto è stato quello di S. Martino, perché è la giornata in cui, tradizionalmente, i contadini cessano le loro attività stagionali; è, per loro, l’inizio dell’inverno.

Queste le fasi della degustazione:

su una tovaglietta ci hanno servito tre fette di pane imbevute di tre differenti qualità di olio, di cui non conoscevamo la provenienza. Li abbiamo assaggiati e, ciascuno di noi, ha espresso le proprie preferenze; con i dati raccolti in tutta Italia verrà stilata una classifica di gradimento.

Solo successivamente ci è stata svelata la provenienza di ogni olio: ligure, laziale e siculo.

I tre oli avevano diverse caratteristiche di odore, sapore e colore e ciò dipende dall’origine, dalla collocazione e dall’eta degli ulivi da cui  provenivano.

Quello ligure, data l’importanza dell’influsso del mare e delle erbe aromatiche che crescono spontanee, sul territorio,  aveva un colore giallo intenso un’ aroma delicato e un sapore dolce e leggermente mandorlato, e se ne suggerisce l’uso su tutte le pietanze.

Quello Laziale si chiamava Sole Savino ed era prodotto con oliva Sabina DOP. Aveva un colore verde oro intenso,  un sapore di frutto fresco. Gli oliveti da cui proveniva questo olio sono secolari. 

Quello siciliano si chiamava Milleanni,  aveva un odore fruttato un colore verde con riflessi dorati,  un sapore dolce lievemente piccante. Il paesaggio da cui proviene è circondato da alberi vecchi di secoli ma ancora produttivi.

La degustazione degli oli è  stata una bella esperienza,  il sapore era molto buono e abbiamo tutti apprezzato questa iniziativa, che ci ha permesso di capire che ciò che consumiamo anche se ha un solo nome non ha sempre e solo un sapore, ma ci sono, anche nell’olio mille sfaccettature di gusto che al confronto diretto si possono percepire.

 

Manuel V. e Lorenzo P. 2F

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