Siamo soli nell’universo?

Da sempre l’uomo fantastica sull’universo e sui suoi segreti. I filosofi si sono posti per anni la domanda per antonomasia: “Siamo soli nell’universo?”

Oggi finalmente potremmo essere più vicini ad ottenere una risposta. Un team di scienziati ha scoperto un sistema solare distante da noi 40 anni luce, denominato TRAPPIST-1 (dal nome del telescopio con cui è stato osservato), in cui sono presenti sette esopianeti con una conformazione simile alla Terra.

Tre di essi sono nella cosiddetta “Fascia di abitabilità”, ovvero potrebbero presentare acqua allo stato liquido. Se così fosse, c’è la possibilità che su questi pianeti esista la vita. Le chance che ci siano forme di vita intelligenti in grado di comunicare sono ancora inferiori, ma non bisogna perdere la speranza.

La stella, una nana rossa, è poco luminosa e ha una piccola massa, quindi i pianeti sono molto ravvicinati. Se fossimo sulla superficie di uno di essi potremmo vedere chiaramente gli altri sei, all’incirca delle dimensione della Luna vista dalla Terra, se non più grandi.

Inoltre, i pianeti del sistema Trappist-1, impiegano pochissimo tempo a percorrere un’orbita completa intorno alla loro stella. In particolare sei dei pianeti impiegano fra 1,5 e 12,4 giorni, mentre il periodo orbitale del pianeta più lontano è stimato di 20 giorni, anche se un “anno” non ha mai una lunghezza definita perchè si “trascinano” e si “spingono” a vicenda

I giorni sono molto lunghi, anzi, quasi eterni, perché è molto probabile che i sette pianeti siano in rotazione sincrona, il che significa che un lato di ciascun pianeta è sempre rivolto verso la stella e l’altro è sempre al buio. Per questo si è aperto un dibattito sulla possibilià o meno che un pianeta in rotazione sincrona possa ospitare la vita. Secondo alcuni modelli, se l’atmosfera del pianeta fosse in grado di uniformare il calore su tutta la superficie, allora la vita potrebbe ancora trovare posto.

Alessia F. ed Edoardo M. II H

Rating: 3.0/5. From 2 votes.
Please wait...