L’altruismo di “Anna dai capelli rossi”

“Anna dai capelli rossi” è il libro che ha reso famosa nel 1908 l’autrice Lucy Maud Montgomery. In origine il titolo era “Anne of Green Gables”.

In “Anna dai capelli rossi” l’autrice racconta con un linguaggio semplice, ricco di descrizioni e dialoghi, la storia di Anna, una ragazza ricca di immaginazione e allegria, orfana che, alla modesta età di tredici anni, entra nelle vite di Marilla e Matthew, due fratelli proprietari di una fattoria.

All’ inizio il rapporto con i nuovi genitori non è facile, ricco di incomprensioni, ma poi, man mano che passa il tempo, Anna riesce ad amare e a farsi amare da ragazzi e anche dagli adulti di Avolnea, la città che ora è la sua casa, ma soprattutto dai fratelli Marilla e Matthew, ormai addolciti dall’amabile allegria della ragazza.

Anna riesce a fare numerose amicizie, la più importante delle quali è sicuramente quella stretta con Diana Barry, la vicina di casa.
Passano gli anni, Anna è ormai una giovane donna, ha finito la scuola e ha deciso di rimanere con Marilla, anziana e con problemi di vista.

 

Anna è rimasta, all’ interno del suo cuore, la ragazza allegra e piena di energia che era a tredici anni.


Quello di “Anna dai capelli rossi” è un romanzo che tutti i ragazzi della mia età dovrebbero leggere perché insegna il vero significato della felicità, e come trovarla anche nelle cose più semplici, oltre che nell’altruismo e nel sacrificio.

 

Camilla F.,  IF

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