IL FEMMINICIDIO: QUALCHE INFORMAZIONE

I femminicidi in Italia nel 2022 crescono e solo negli ultimi tre mesi ce ne sono stati 14 di cui 9 nel mese di marzo.

Con il termine femminicidio (usato per la prima volta nel 2005) si intende qualsiasi tipo di violenza, abusi e oppressione contro una donna più frequentemente da parte di mariti, fidanzati, ex fidanzati ecc, che poi ne provocano la morte. I femminicidi più frequenti sono in Messico, dove muore una donna  ogni due giorni.

Secondo gli studi della Gender Related Killing of Women and Girls, associazione inglese che si occupa dello studio e del calcolo dei femminicidi totali nel mondo, a partire dal 2018 ce ne sono stati 34.800 di cui 729 in Italia. I grafici che seguono ci danno qualche informazione in più.

Secondo gli studi dell’università di Bologna, che si occupa dello studio delle armi, il 34.2% delle donne italiane sono state uccise con pugnali o armi da taglio, il 19.3% strangolate, il 23.3% uccise con armi da fuoco, il 17,1% violentate fisicamente o con abuso sessuale, mentre il 6.1% per altre cause, proprio come si vede da questo grafico.

Il 25 novembre è la giornata contro la violenza sulle donne, ma perché proprio questa data? Il 25 novembre del 1960 nella repubblica Domenicana, le sorelle Minerva, Patria e Maria Teresa Mirabal furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate da degli agenti militari, per poi essere buttate giù da un burrone mentre stavano andando a trovare i loro mariti in prigione.
Nel 1981, nel primo incontro femminista latinoamericano e caraibico svolto in Colombia, si decise di celebrare il 25 novembre come la Giornata internazionale della violenza contro le donne, in memoria delle sorelle. Nel 1991 il CWGL (Center for Global Leadership of Women) avviò la Campagna dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, proponendo attività dal 25 novembre al 10 dicembre, Giornata internazionale dei diritti umani. Nel 1993 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la Dichiarazione per l’eliminazione della violenza contro le donne, ufficializzando la data. Il simbolo della data sono le scarpe rosse, lo stesso colore del sangue versato dalle 34.800 donne nel mondo e vengono posizionate su scale di cortili e piazze per ricordarle.

Come si può capire, questo è un tema serio che va trattato con molta cura. Non che non venga trattato seriamente, ma molte persone giustificano le azioni dell’uomo con mille scuse diverse: l’assassino non era cosciente, è stato preso da un raptus, era accecato dalla rabbia… Le scuse non contano, se una persona viene uccisa!

Vorrei che questo tema venisse trattato nelle scuole, magari facendo lezioni a parte o comunque parlandone agli alunni, perché è importante far conoscere la realtà e diffondere la cultura del rispetto.

Per oggi è tutto! Rimanete aggiornati sul PiacenzaNews per le prossime notizie! 

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