Circa un mese fa il professore ci ha assegnato un compito che riguardava geografia . Si divideva in gruppi, ognuno aveva un ambiente, il mio gruppo composto da me, Greta e Arianna ha sorteggiato l’ ambiente Mediterraneo. Singolarmente ci siamo divisi i compiti , io ho cercato la fauna , Greta la flora e Arianna l’ ambiente in generale. Attualmente la macchia che circonda il bacino del mediterraneo è più povera di animali a causa dell’ intervento dell’ uomo sul territorio , si possono trovare daini, scoiattoli, volpi, lupi, tassi, roditori, testuggini, lucertole e molte specie di uccelli. La fauna del territorio comprende chiocciole, insetti e lombrichi , e annualmente devono affrontare due tipi di avversità : il freddo invernale e la siccità estiva. All’ inizio di essa gli insetti del suolo e i piccoli animali si rifugiano sotto terra per superare il caldo e invece altri animali la sopportano diventando attivi durante la notte. La macchia è uno dei principali ecosistemi mediterranei. Si tratta di una formazione vegetale arbustiva costituita tipicamente da specie sclerofille. Nella macchia alta si possono trovare lecci, sugheri, ginepro rosso e altre di minore diffusione; invece nella macchia bassa si possono trovare l’euforia arborea, le ginestre, i cisti e il rosmarino. Il clima è caratterizzato da inverni miti ed estati asciutte. Il progetto però consisteva anche sul costruire un modellino riferito all’ ambiente sorteggiato. Come prima cosa abbiamo fatto il mare, per realizzarlo abbiamo dipinto innanzitutto il cartone di blu con varie sfumature poi per dare un effetto acqua abbiamo aggiunto la pellicola trasparente e infine abbiamo messo dei sassi per fare gli scogli. Poi per fare la macchia abbiamo messo due pezzi di Das che poi abbiamo ricoperto con il giornale dipinto di verde, sopra ad esso abbiamo attaccato tutte le immagini relative alla flora. Abbiamo fatto un piano di Das dipinto di verde con varie sfumature dove abbiamo sistemato la fauna. Infine abbiamo creato una montagna per differenziare la macchia alta e quella bassa. Il lavoro è stato molto faticoso ma infine il risultato mi è piaciuto, il pezzo dove ci abbiamo messo più tempo è stato fare la montagna perché non sapevamo come realizzarla.

Veronica M. , III H