Merenda-Buffet

Questa idea è nata lavorando ad un progetto nato per Expo 2015 – Milano. Nel laboratorio abbiamo parlato dell’alimentazione in generale, del modo in cui mangiamo, di cosa mangiamo, dei diversi pasti della giornata e su questi elementi ci siamo fermati a riflettere. Siamo giunti alla conclusione che molti ragazzi non mangiano né frutta e né verdura: per questo motivo le nostre prof hanno pensato di organizzare una “merenda-buffet”. Per questa merenda, che si svolge il giovedì nell’intervallo del mattino, i ragazzi della 2G, la classe coinvolta in questa parte del progetto, hanno portato diversi tipi di frutta e verdura.  Dopo diverse merende si sono raggruppate alcune opinioni dei partecipanti: molti ragazzi hanno assaggiato diversi frutti tra cui la melagrana, il kiwi, il pompelmo e l’avocado.

 

melagrana

La Melagrana: la maggior parte della classe lo ha gradito. Nicolò in proposito dice: “Ho mangiato una “fetta “ di melograno abbondante, è molto succosa e anche gustosa. Ho mangiato anche un po’di carote, kiwi e finocchi.” Mattia Vagnini: Ho mangiato le carote già tagliate ed erano buonissime, però il frutto che mi è piaciuto di più è stato il melograno” in occasione della merenda buffet, molti hanno potuto assaggiare frutti che non avevano mai assaggiato.

Il Kiwi è un po’ aspro, ma è stato gradito dalla classe, anche se solo in pochi lo hanno potuto mangiare perché era poco.

kiwi

Il Pompelmo invece non è piaciuto molto perché aspro e un po’ amarognolo.  L’Avocado non è piaciuto a molti per lo strano sapore e per la strana consistenza. L’avocado non è piaciuto ai più, per la consistenza soprattutto, e abbiamo scoperto che normalmente viene mangiato in insalata.

pompelmo avocado

Le opinioni dei nostri compagni di classe sulla merenda a buffet, sono state varie:  a qualcuno è piaciuta molto perché si è condiviso tutto insieme, perché ogni frutto aveva un colore, un sapore e una forma diversa. Abbiamo constatato che la forma e il colore delle cose che ci sono sul tavolo influenzano le scelte che facciamo: ad esempio le stesse carote, tagliate a rondelle hanno riscosso minor successo di quelle in “formato” stick. E’ emerso anche che mangiare in compagnia, cose nuove fa venire voglia di assaggiarle, in qualche modo stimola la curiosità. Abbiamo trovato che l’idea della merenda alternativa, fosse innovativa, e negli appuntamenti successivi abbiamo trovato sul tavolo anche: finocchi, cavoli, rape, tutte cose che forse a casa non avremmo mangiato. Ci è piaciuto inoltre il profumo degli agrumi che è rimasto a lungo, nelle ore successive in classe.

Tutti l’hanno gradita e la vorrebbero fare ogni giovedì.

Arianna A., Renato B., Flavio B., Alessandro B. 2G

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