“Braccialetti rossi” è una fiction tratta dalla storia di Albert Espinosa, quest’ultimo ha passato dieci anni in ospedale per via di vari tumori che lo hanno portato a perdere un polmone, un pezzo di fegato e una gamba. Dopo aver vissuto quest’esperienza ha deciso di scrivere un libro che raccontasse la sua storia e da questo libro è stata tratta la fiction che ha fatto commuovere tutta l’italia. La serie parla di sei ragazzi, che a causa di varie malattie, si incontrano in un ospedale, da questo incontro nasce un’amicizia forte e indistruttibile (anche se a volte ci sarà qualche litigio) che li accompagnerà per tutta la serie. I protagonisti principali sono: Leo (Carmine Buschini), Davide (Mirko Trovato), Cris (Aurora Ruffino), Rocco (Lorenzo Guidi), Toni (Pio Luigi Piscicelli) e Vale (Brando Pacitto). Nella seconda serie si sono aggiunti: Nina (Denise Tantucci), Bea (Angela Curri), Flam (Cloè Romagnoli) e Chicco (Daniel Alviar Tenorio).  Il regista (Giacomo Campiotti) parla di una terza serie (che gireranno quest’estate in Puglia) e forse di una quarta. La prima serie racconta l’inizio della loro amicizia: come nasce, in quali momenti diventa più forte… e per rendere la serie più interessante, oltre a diversi momenti tragici, c’è stata la morte di Davide, l’amputazione della gamba di Vale, il ricovero di Cris…, nella loro storia ci sono state anche molti momenti felici e molte vittorie; la dimissione di Cris, Vale e Toni, il risveglio di Rocco e la fine del cancro di Leo, che però in una delle ultime puntate si ritrova con un problema maggiore: un altro cancro, ma al cervello questa volta. La seconda serie invece, racconta che dopo lo scioglimento del gruppo, si ritrovano tutti e sei in ospedale a causa di altri problemi che li porteranno al loro ricongiungimento. Leo, dopo aver scoperto il suo enorme problema, allontana Cris causandole una depressione che la porterà a fingersi malata, ma Vale per non farla soffrire racconta il vero motivo per cui è stata lasciata e questo li riunisce nuovamente. Leo stanco di stare in ospedale dopo la festa per i diciott’anni decide di andarsene, ma appena i componenti del gruppo lo vengono a sapere  decidono di convincerlo a curarsi per non morire.

Qualcuno di noi ha letto anche il  libro da cui è stato tratto lo sceneggiato: “Al contrario di quanto potrebbe sembrare è un libro carico di speranza, l’autore parla della sua esperienza diretta e insegna ad affrontare i problemi della vita reale cambiando le proprie prospettive. Vale la pena di leggerlo!” (Mattia C. 2G)

Per chi fosse interessato a vedere gli episodi o a rivederli può trovarli sul sito: braccialetti rossi homepage – RAY – rai