IL CYBERBULLISMO

Il cyberbullismo può rappresentare un attacco dannosissimo, è una forma di bullismo che colpisce le persone ritenute più deboli attraverso l’uso delle nuove tecnologie informatiche: social network, giochi online, conversazioni via chat . Esso sfrutta le insicurezze personali e le debolezze delle vittime per causare loro umiliazioni e danni psicologici, permettendo ai responsabili di nascondersi dietro account molte volte falsi. Gli effetti del cyberbullismo possono essere perfino mortali. Molte persone infatti, si suicidano a causa degli insulti.

Qualsiasi messaggio offensivo può essere considerato cyberbullismo, per la vittima può essere molto difficile combattere il cyberbullismo. Ad aumentare il danno contribuiscono le persone che guardano video personali della vittima.

L’ORIGINE

il cyberbullismo deriva dal bullismo. Il cyberbullismo prevede in genere l’invio di messaggi che minacciano la vittima o la pubblicazione di foto o video che la umiliano sui siti o su i social network, anonimamente e nascondersi dietro identità online o perfino utilizzare le proprie reali identità potendo contare sul fatto che non verranno affrontati fisicamente dalla vittima. Molti cyberbulli scrivono o pubblicano cose online che non avrebbero mai il coraggio di dire nella vita reale.

DIFFERENZE TRA CYBERBULLISMO E BULLISMO

Il cyberbullismo, a differenza del bullismo, ha un pubblico enorme e può essere praticato anche da persone anonime in piena libertà e da ogni parte del mondo. Se il cyberbullismo avviene via chat o tramite un account falso è difficile rintracciare il “bullo”. Purtroppo questo fenomeno è in larghissima espansione ed è veramente frequente e difficile da fermare. Una conversazione, una chat può essere messa online in brevissimo tempo, lo steso può accadere con una foto rubata o una confidenza. Tutti noi potremmo essere vittime di questo fenomeno.

Un caso che ci ha colpito

Una ragazza di 12 anni decise di mettere fine alla sua vita. Si è lanciata dal secondo piano di casa sua, pronta a dire basta. Basta alla sofferenza e ai continui insulti dei suoi compagni.
“Adesso sarete contenti”, ha scritto in un biglietto d’addio, prima di lanciarsi nel vuoto. Si è salvata per miracolo, ma poteva uccidersi e questa era la sua intenzione. A spingerla verso quel gesto sono state le persone che ogni giorno la deridevano, nascondendosi dietro allo schermo di un PC o di un cellulare.

Stiamo attenti ragazzi, lo diciamo a tutti voi che leggete!

Marika e Carlotta, 1F

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